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venerdì 14 ottobre 2011

SPEZZATINO AL VINO ROSSO

Il giovedì sera qui è particolare. Uno di noi due torna a Casa dopo tre giorni in un’altra città, e quindi arriva parecchio stanco e affamato – direi di coccole e Casa innanzitutto. L’altro di noi due cerca quindi di rendere il momento del rientro accogliente, e ovviamente l’insalatina non fa esattamente questo effetto. Con l’autunno mi torna sempre la voglia di spezzatini e gulash, e data  la mia regione di origine sono un po’ figlia anche delle influenze cimbre e austroungariche. Spezzatini aromatici dunque,  che non sono tali senza l’accompagnamento di ovvia polenta (sennò, che “polentona” sarei?).. anzi, pensando al tanto di moda “comfort food” , sicuramente la polenta  fa parte di questa categoria per ciò che mi riguarda. Ma questa è un’altra storia… Intanto, ecco la ricetta dello spezzatino (presentato nelle foto in stile “radical-chic”, e invece mangiato  nel classico piattone da osteria per farci stare anche il verde delle zucchine grigliate in accompagnamento.. vuoi mettere la soddisfazione?).



INGREDIENTI
- 800g di spezzatino di maiale (io avevo a disposizione la coscia)
- 1 bicchiere di vino rosso (avevo dell’Oltrepò Pavese)
- 4 chiodi di garofano
- bacche di ginepro
- 2 foglie di alloro (ahimè, qui le ho secche dato che non dispongo della pianta)
- olio evo
- 1 pugno di verdure per soffritto (sedano, cipolla, carota)
- ½ cubetto di dado vegetale
- qualche cucchiaio di passata di pomodoro
- 1 pezzettino di burro

1) Mettete lo spezzatino in una ciotola a macerare con il bicchiere di vino, il ginepro, i chiodi garofano e l’alloro. Coprite e lasciate marinare per almeno 2-3 ore .

2) Mettete un filo di olio nella pentola a pressione, e aggiungete il trio sedano-cipolla-carota. Accendete il fuoco e fate soffriggere. Aggiungete  poco per volta lo spezzatino con un mestolo forato. In tal modo scolate la marinata e lasciate che i tocchetti si rosolino nella pentola.

3) Dopo che la carne sarà rosolata, aggiungete la marinata con gli aromi. Fate sciogliere il dado in poca acqua  (mezzo bicchiere), e aggiungete al tutto. Chiudete la pentola su fuoco vivace, e al primo sibilo alto abbassate il fuoco e calcolate 30 minuti.

4) Aprite la pentola e trasferite la carne in un piatto tiepido. Lasciate restringere il sugo, rimettete la carne nella pentola, aggiungete la passata e il tocchetto di burro e fate mantecare qualche minuto. 

5) Se non avete la pentola a pressione, utilizzate una pentola o casseruola e fate cuocere per almeno un’ora e mezza, lasciando prima evaporare il vino e dosando le aggiunte brodo di conseguenza (la carne non deve mai restare senza liquido).

6) Io ho accompagnato il piatto con delle zucchine grigliate, insaporite con un filo di olio a crudo e della menta . Per ciò che riguarda la polenta, è uno di quei piatti che adoro se preparati secondo la tradizione (cioè per ore a fuoco lento e mescolando), ma scendo a compromessi con il resto della vita. Quindi ho utilizzato un’umile ma pratica polenta gialla precotta, da mescolare per 8 minuti.. L’ho messa poi in una teglia, lasciata raffreddare, tagliata a fettine e riscaldata all’ultimo, in modo tale che si formasse quella crosticina buona buona.. 




STEW IN RED WINE
Thursday evening  is special. One of us comes back home after three days in another city. So he is  quite tired and hungry - I would say first of all of cuddles and Home. The other  one tries to make very pleasant the moment of welcoming back, and of course the salad doesn’t give exactly that effect. With the fall season I always like stews and goulash, and because of my region of origin I also feel Cimbrian and Austro-Hungarian influences.  Aromatic stews, therefore, that can’t exist without the accompanying polenta (this food was the main one in the past in my region, and we still eat and like it) .  Indeed, thinking of the very fashionable "comfort food", surely the polenta is part of this category  about me. But that's another story ... Meanwhile, here is the recipe for stew (shown in picture style "radical chic", and instead served in the classic large tavern plate  so there was space even for the accompanying grilled zucchini.. not elegant but satisfying!).

INGREDIENTS
- 800g of pork stew (I had available to the thigh)
- 1 glass of red wine (I had some Oltrepò Pavese – red wine from Piemonte)
- 4 cloves
- Juniper berries
- 2 bay leaves
- extra virgin oil
- 1 bunch of vegetables to fried (celery, onion, carrot)
- ½ vegetable cube
- a few tablespoons of tomato sauce
- 1 small piece of butter

1) Put the stew in a bowl to soak with a glass of wine, juniper, the cloves and bay leafs. Cover and let marinate for 2-3 hours.

2) Put a little oil in a pressure cooker, and add the onion-carrot-celery trio. Turn on the heat and fry. Gradually add the stew with a slotted spoon. In this way, you drain the marinade (it says in the bowl for some other minutes) and let the meat browning in the oil.

3) After the meat has browned, add the marinated with spices. Melt the nut  of vegetable broth in a little water (1/2 of a glass) and add to the whole. Close the pot on the heat up.  When you hear the first loud whistle, turn the heat down and calculate 30 minutes.

4) Open the pan and transfer the meat in a warm plate. Let restrict the sauce, put the meat in the pan, add the tomato sauce and the  butter  and  let it become creamy.

5) If you do not have a pressure cooker, use a pot or pan and cook for an hour and a half, leaving first evaporate the wine and add the broth  little by little (the meat should never be without liquid, and have to cook  covered at low heat).

6) I accompanied the dish with grilled zucchini, seasoned with a drizzle of olive oil and mint. As for the polenta, is one of those dishes that I love when it is prepared according to tradition (that is, for hours at low heat and stirring), but  I have to compromise with the rest of life. So I used a humble but practical precooked polenta, to stir for 8 minutes .. Then I put it in a pan, let it cool, cut into slices and heated them to the last, so that them become crusty outside. (if u want to know more, http://en.wikipedia.org/wiki/Polenta)


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